ShopDreamUp AI ArtDreamUp
Deviation Actions
Ogni tanto devo pur tornare a casa e mostrarmi a mia madre tutta intera, rassicurarla sul fatto che mangio (tanto), dormo (poco) e non sto diventando pelle e ossa (affatto).
La vita romana è ripresa a pieno ritmo: università la mattina, fumetto la sera; linee a cad la mattina, linee col pennello la sera.
Vorrei potermi sentire come una Wonder Woman senza tette, ma la realtà è che mi sento più come la plastic bag di Katy Perry in Firework (ma poi, perché proprio una plastic bag? O forse intendeva quella di Anya Hindmarch? Non lo sapremo mai).
C'è da dire che sono una plastic bag ottimista e, nonostante la stanchezza, riesco generalmente ad arrivare alla fine della giornata con la sensazione di aver posato un mattone in più nella costruzione del mio "Grande Qualcosa".
L'ultimo mattone posato è stato un lavoro di cui non ho parlato finora per pura scaramanzia; adesso che è tutto concluso, sono felice di poter dire di aver partecipato alla realizzazione di un episodio della seconda stagione dei The Pills (che ovviamente voi tutti conoscete. In caso contrario, toh ---> www.facebook.com/ThePillsSerie… ).
Non anticipo nulla e rimando le mie scuse per aver abbassato la qualità del prodotto al prossimo post (non vi dico che special guests!).
Sappiate soltanto che mi sono divertita da morire, perché per me è stata quasi la chiusura di un cerchio: mi sono ritrovata a disegnare quello che ha riempito i miei fogli per intere estati, una dozzina di anni fa ("una dozzina di anni fa"... sigh!!).
Man mano pubblicherò studi, schizzi, estratti e quant'altro; insomma, vi mostrerò un po' di work in progress e dietro le quinte.
Spero di potervi dire di più molto presto.
Bene. Dopo aver tolto le ragnatele al mio journal, riprendo il mio bravo pennello e daje giù pesante de china, come si dice a Oxford (lo so che è sabato sera. Vi prego, tacete).
See you, space cowboy!
CC.
Checkpoint
La velocità con cui finiscono le vacanze di Pasqua mi destabilizza sempre.
Cacchio, ma non era ieri venerdì santo?! Eviterò frasi di rito su quanto passi in fretta il tempo perché poi mi sento vecchia e pure melodrammatica, però ho controllato la data del mio ultimo journal: 13/12/2012. Effettivamente sono trascorsi quasi 4 mesi... E io che ho fatto in tutti questi giorni? Senza contare che ci sono più buoni propositi nello scorso post che colomba nel mio stomaco, ed è tutto dire!!
(Promemoria per me: è inutile fare le fighe sul tapis roulant dopo essersi strafogate di abbacchio. L'unico risultato è che, oltre a far male la pancia, fanno m
La mia fine del mondo
Estemporaneità
[e-stem-po-ra-nei-tà] s.f. inv.
Carattere improvviso e talvolta anche gratuito di qualcosa
Quando inizi a importunare gli estranei in chat lamentandoti della tua vita che è troppo ingarbugliata e confidando in epifanie folgoranti anziché in un meritato "mavvaffanculo, aripijate", è il caso che inizi a respirare a fondo e fai un passo indietro.
In questi giorni pre-natalizi/pre-apocalittici/pre-paratevi a un pippone infinito, sono stata molto occupata a ripetere a me stessa: "Vorrei, ma non posso". L'ho detto ancor più di frequente di "Ho fame". E fidatevi: io ho sempre fame ...
Vorrei scrivere sceneggiature e soggetti pe
Chi e' felice non si muove
Guardo la valigia aperta a terra, le pile traballanti di magliette, libri e quaderni, la padella che fa capolino dietro al beauty-case e mi viene in mente una cosa sola: ma chi cavolo me l'ha fatto fare.
Chi cavolo me l'ha fatto fare di lasciare la mia dolce e confortante casetta, sperduta nella quiete dei boschi, per trasferirmi di nuovo nel caos romano? In una doppia? Con estranei??
"A letto con la sconosciuta": prossimamente nei migliori cinema.
Ci hanno pensato i miei amici a farmi passare le paranoie da thriller psicologico: "Chiara - mi hanno detto - ricorda che non sei tu a star rinchiusa lì con loro; sono lor
Il momento giusto
Dicono che a volte basti uno sforzo di volontà iniziale per portare a termine qualcosa; che tutto sta a muovere il primo fatidico passo, ché tanto il resto è tutta discesa.
Ecco, dovrei stamparmi in testa questa frase, o in alternativa incorniciarla e metterla in un posto su cui mi cade l'occhio di frequente (il frigorifero andrebbe benissimo).
Il primo passo per me è sempre stato il più difficile da compiere. Chiamatela inerzia, pigrizia, presa a male, fatto sta che passo i pomeriggi a logorarmi sul quando, come e perché sia meglio agire, anziché muovere il culo e agire sul serio.
Questo journal ne
© 2013 - 2024 IpernovaOfMine
Comments0
Join the community to add your comment. Already a deviant? Log In